L’altra sera sono uscito a bere una birra con un mio amico che non vedevo da parecchio tempo.

Fa un lavoro molto interessante che lo porta a girare molto in macchina per la città. Si occupa di assistenza a domicilio per gente anziana e persone che hanno problemi di mobilità di vario genere.

Il suo continuo girare ed essere a contatto con persone di ogni tipo lo portano giornalmente ad assistere a scene degne dei migliori film comici.

Difatti mentre aspettiamo che ci servano da bere me ne racconta una che gli è successa proprio quella mattina:

“ Ero in zona  Viale Monza a Milano , ma proprio  all’inizio, zona Sesto Marelli, tant’è che non so nemmeno se si chiama già Viale Monza a quell’altezza.
In coda a un semaforo, giornata ventosa, ma di un vento che rompeva veramente,  dove tutto svolazzava.  Mentre appunto ero in coda preceduto e seguito da altre macchine, sento bussarmi al vetro della portiera e vedo uno con le mani giunte a megafono che mi urla: Capo c’è un mio pacco sotto la tua macchina.”
Io rimango stupefatto e gli domando incredulo: “ma veramente?

E lui sorridendo mi risponde di Si!!!

E prosegue…

Mi fa cenno che è davanti, allora sono riuscito far un minimo di retromarcia, lui si è un po’ infilato sotto la macchina, ha recuperato il pacco, l’ha sollevato alzando il pollice sorridendo, io ho contraccambiato il sorriso e me ne sono andato

Ci sono in giro certi tipi, che la metà basta!!!

Il racconto mi ha molto divertito perché il pacco in questione non era mio.

Poi per attimo mi sono soffermato a riflettere a quello che regolarmente capita anche nella mia azienda e mi ha preso lo sconforto.

A te non capita mai?

Sei lì ad aspettare il pacco urgente, che ti serve per completare la commessa o in generale la strumentazione, finalmente suona il campanello del magazzino… e alla porta si presente un corriere con la sua bella divisa colorata, un sorriso smagliante e in mano un bel cartoccio tutto distrutto che pare ci abbiano giocato a calcio?

Oppure ancora peggio!!!

Hai finalmente finito il lavoro per cui sei stato assunto, hai fatto un capolavoro, è tutto perfetto, una meraviglia, lo imballi con cura e magari lo spedisci pure qualche giorno in anticipo per fare bella figura…

DRIN!!!DRINNNNN! squilla il telefono, rispondi e il cliente è infuriato per aver ricevuto la merce sbriciolata. E adesso? Chi paga?

Te ne voglio raccontare un’altra che mi è appena successa.

Tralasciando i tempi biblici delle dogane, proprio di recente stavamo aspettando una spedizione con una campionatura importante, e ovviamente quando è arrivata su 50 pezzi almeno una decina erano o scheggiati o completamente rotti.

Queste cose ti fanno veramente girare le pXXXe, ti rovinano letteralmente le giornate.

È vero che i materiali a molte volte possono essere fragili, ma proprio per questo motivo l’imballo deve essere a prova imbranato.

Ormai bisogna mettere in conto che non si può far affidamento al buonsenso e alla grazia degli spedizionieri. È evidente con gli importa nulla del tuo pacco.

Risultato: oltre a non avere il materiale che aspettavi da tanto e che ti serve, devi pure perdere tempo in inutili scartoffie e chiamate per sistemare le cose.

Manda la mail

Fai la foto al prodotto rovinato

Compila i moduli di reso

Chiama di qui, senti di là …

“E il più delle volte ti prendono pure in giro, dimmi se non è così?”

Vieni rimbalzato da un posto all’altro e tutti fanno scarica barile per le colpe, facendoti perdere il doppio del tempo, con conseguente peggioramento dell’umore.

Quello capitato al mio amico penso e spero che sia solo un caso estremo, ma è indubbio che certe cose accadano, e nella vita penso sia capitato a tutti almeno una volta di ricevere un pacco rovinato o danneggiato.

“Prenditi qualche secondo per ripensare a come ti sei sentito tenendolo tra le mani ”

 

Spesso la causa della merce danneggiata è anche dovuta al cattivo imballo dei prodotti.

Va bene dare la colpa agli spedizionieri, se la meritano a prescindere, ma tante volte mi è anche capitato di ricevere merce pesante imballata giusto con un po’ di carta e che ballava nella scatola.

A meno che tu non stia spedendo un mattone d’acciaio come vuoi che arrivi il prodotto a destinazione, se non rovinato?

Per noi di Oxypink è fondamentale che il tuo pacco arrivi a destinazione in perfette condizioni.

Non possiamo garantire sugli spedizionieri, ma possiamo assicurarti la massima cura nel confezionamento del tuo prodotto.

È nell’interesse di entrambi che la tua sonda arrivi integra e funzionante.

Per fare ciò abbiamo realizzato un nuovo imballo, composto da due gusci sagomati di poliuretano espanso rigido.

Nella progettazione dell’imballo abbiamo prestato particolare attenzione a quelli che tutti produttori del settore imballaggi considerano i 2 dogmi.

1)Non lasciare spazi vuoti: Per evitare lo spostamento del contenuto durante il trasporto, che può causare danni sia alla scatola che al contenuto stesso, è necessario riempire completamente lo spazio all’interno della scatola.

2)Distanza dalle pareti: collocare sempre gli articoli da spedire al centro della scatola, lasciandoli lontani almeno 1 cm dalle pareti o dagli angoli esterni.

 

Quando si effettua una spedizione è fondamentale considerare anche fattori come pressione, umidità e urti. Più il cartone è resistente e robusto, più la merce imballata è protetta in modo sicuro.

Non rischiare inutili fastidi e problemi di rottura, affidati agli specialisti delle sonde,

noi le facciamo e noi sappiamo come proteggerle al meglio.

Scopri anche tutte le altre novità che riguardano Oxypink, come ad esempio la consegna rapida garantita in 7 giorni dalla conferma d’ordine.

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