Viviamo in tempi in cui raccontare e raccontarsi è diventato necessario oltre che strategico.

Senza narrabilità in questa epoca di “conversazione continua” e di “social medial”  si corre sempre più il rischio di non esistere.

Per alcuni aspetti il richiamo allo storytelling è diventato talmente urgente da essere quasi abusato.

Nell’immaginario collettivo la Ferrari è il brand per eccellenza.

È qualcosa a cui aspirare per chi si occupa di comunicazione e non solo.

Forse negli ultimi anni solo Apple è riuscita in un’impresa analoga, del resto chi non ha sentito almeno qualche cenno della storia di come Steve Jobs da zero abbia creato un impero?

La nostra storia non sarà articolata come quella di questi famosi prodotti, ma vi assicuro che non è stata una passeggiata creare questa sonda dedicata ai forni crematori.

“Magari anche tu hai un’azienda, e lo sai benissimo  quante ore, fatica e frustrazione possono esserci dietro la creazione e la realizzazione di un nuovo prodotto.”

Gli ostacoli da superare sono stati molti più del previsto, ma alla fine ci siamo riusciti.

Ora, voglio raccontarti come è nata questa sfida.

“buona lettura”

Come ogni anno, per festeggiare il Natale, ci siamo trovati tutti in famiglia per il cenone del 24 dicembre.

L’anno scorso era il mio turno di ospitare la truppa. Erano presenti i miei genitori, la famiglia di mio fratello, i miei suoceri e fortunatamente la nonna.

Dico fortunatamente perché è sempre difficile convincerla ad uscire da casa sua, ma lei è l’anima della festa e deve esserci.

 

Tra una balla e quell’altra si arriva finalmente al momento più atteso. No, non i dolci, ma lo scambio dei regali.

Tutti iniziano a frugare in buste e armadietti tirando fuori pacchetti e pacchettini, e inizia la distribuzione dei regali.

 

A un certo punto mi capita tra le mani un pacchetto con scritto “per Peppa”… Peppa è la mia cagnolina che, giusto per la cronaca, compie gli anni proprio il giorno di Natale.

Il regalo è da parte dei miei genitori che la considerano giustamente una di famiglia, tanto da definirla la loro nipotina pelosa.

Scarto il pacchetto e appare un pupazzo a forma di fenicottero.

 

La Peppa che non è per niente scema, ha già capito che è per lei e mi si è già piazzata sotto la sedia guardandomi con aria pietosa, in attesa che le dia il suo giocattolo.

La serata prosegue con gli amari e le solite chiacchiere, alternate da qualche bell’aneddoto della nonna, che come conclusione hanno sempre che ai loro tempi tutto era migliore, anche la guerra.

 

L’unica che non si sente, e la cosa è strana, è la Peppa.

Lei è impegnatissima  nella sua cuccia con il suo nuovo amico, ed è in quel momento che mia nonna se ne esce chiedendo come mai i fenicotteri pur avendo due zampe se ne stanno sempre in equilibrio su una sola.

Bella domanda!!! Ci guardiamo tutti pensierosi in cerca di idee, finché noto sul viso di mio fratello il tipico sorriso di chi la sa e ha voglia di fare la spiega.

Difatti è così, ci racconta che durante il suo ultimo viaggio di lavoro in Sudafrica, ha avuto la fortuna di potersi concedere una veloce visita all’Addo National Park, e li ha visti dal vivo nel loro habitat.

La guida gli ha raccontato che i fenicotteri stanno su una zampa sola principalmente per regolare la temperatura del loro corpo.

Questi uccelli, infatti, trascorrono la maggior parte del tempo in acqua, cosa che li porterebbe a raffreddarsi; per questo le zampe diventano una significativa fonte di perdita di calore corporeo.

Quando sono invece sulla terraferma e quindi fa più caldo, i fenicotteri tendono a stare su due zampe, mentre via via che si abbassa la temperatura preferiscono stare su una zampa sola, mantenendo l’altra ripiegata a contatto con il corpo.

 

È già passato più di un anno, le prove e i test sono stati innumerevoli, ma quel giorno è nata un’idea.

Abbiamo creato LA PRIMA ED UNICA SONDA DI CERAMICA

ROSA AUTO-RISCALDATA.

Qualcosa di unico. Non ce la sentivamo di svilirla con un nome più simile ad un codice fiscale che ad un brand. Inoltre stavamo cercando un nome che rimanesse facilmente in mente alle persone e soprattutto che fosse internazionale (infatti più del 50% del fatturato lo facciamo con l’export).

Abbiamo scelto OxyPink. Il perché a questo punto è facile da capire.

 

Oxy: Ossigeno

Pink: Rosa. Rosa come il fenicottero che regola la sua temperatura corporea come la sonda regola la sua temperatura per lavorare in qualsiasi condizione di processo.

A questo punto ci serviva un visual hammer per una sonda unica, originale, diversa, riconoscibile da tutte le altre e abbiamo preso a prestito il fenicottero come logo, memori della storia di Natale.

 

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